Andrea Cosentino

Altezza: 173 cm
Occhi: marroni
Capelli: brizzolati
Lingue: inglese e francese
Skill: tromba
Premi
2018 Premio Speciale Ubu, per la Ricerca Artistica e per lo spettacolo Telemomò
 
Bio
E’ inventore, proprietario, conduttore e conduttrice unico/a di Telemomò, la televisione autarchica a
filiera corta.
Nato a Chieti il 3/8/1967 e residente a Roma. Da giovanissimo frequenta una scuola di prosa, ma si
indirizza ben presto verso il teatro di ricerca, frequentando, tra gli altri, anche un laboratorio con Dario Fo. Sempre durante l’apprendistato, si trasferisce a Parigi, dove segue l’insegnamento di “teatro gestuale” di Philippe Gaulier della scuola mimica di Jacques Lecoq. Si è laureato all’università di Roma con una tesi sulle improvvisazioni in ottava rima, poi confluita nel volume La scena dell’osceno,
Odradek edizioni, 1998.
Nei suoi assoli, tra scrittura e improvvisazione, il comico e il tragico si fondono, con l’intento di
scandagliare le verità più amare ed inconfessabili della società e della vita umana. Mette in scena un
campionario parodico di stereotipi sociali dell’ Italietta contemporanea, ma la sua satira non si limita alla facile caricatura, arricchendosi di intenti metafisici, filosofici ed esistenziali tanto i personaggi che evoca finiscono per acquisire una dimensione poetica inaspettata ed inconsapevole. Si è soliti
ascrivere la sua produzione al teatro di narrazione: Cosentino apparterrebbe dunque alla cosiddetta
“seconda generazione” della narrazione, insieme con Ascanio Celestini, Giulio Cavalli, Davide Enia,
Mario Perrotta. Tuttavia Cosentino arricchisce e fonde il narrare scenico con una performatività
dichiaratamente comico clownesca (non a caso ha anche partecipato alla trasmissione TV di Italia 1
Ciro presenta Visitor). In questo, il suo lavoro sembra piuttosto accostarsi a quella “non-scuola
romana” cui alcuni hanno ascritto anche Daniele Timpano ed autori-attori eclettici come il pugliese
Oscar De Summa.